PIENA DI GRAZIA – Ilaria Sagaria

Dal 6 aprile al 14 maggio 2025, Sala Lidia Kobal, Porta Portello

Project Location: Italia


Inaugurazione:
Domenica 6 aprile, ore 11:30, alla presenza dell’autrice
Giorni e orari di apertura:
Mercoledì: 10-14; 15-18
Venerdì: 10-14; 15-18
Sabato: 10-14; 15-18
Domenica: 10-14
Chiuso:
Sabato 19/04/2025
Domenica 20/04/2025

Ingresso libero

 

Tra mitologia, arte e fotografia, Ilaria Sagaria restituisce un immaginario complesso e stratificato, denso di simboli culturali, di rimandi artistici e di echi della psiche, esplorando lo sfaccettato universo – interiore ed esteriore – del femminino.
 
Le immagini narrano di fiabe mitologiche, di ritmi ancestrali, della carnalità dei corpi che si svelano allo sguardo e della gestualità che porta con sé significati profondi. Condannato alla grazia, emblema dell’inconciliabilità tra visione idealizzata e visione terrena, il corpo femminile mostra in queste immagini il suo dualismo tra estasi e tormento.
 
Con un sapiente uso della luce e del colore, l’artista fonde a tratti pittura e fotografia, facendole dialogare in un continuum, servendosi di dettagli e simboli che attraversano la storia dell’arte: la melagrana e i pesci rossi, simboli di fertilità, la mano di una venere il cui pacato gesto allude alla pudicizia, fino ad arrivare a immagini provenienti da archivi storici e museali, come il documento del processo alla strega Matteuccia da Todi, tra le prime donne in Europa a essere processate per stregoneria.
 
Si conia così un’originale attualizzazione della bellezza al femminile, proiettandola in un presente fatto di buio e luce che ancora conserva in sé l’eredità della classicità e di oscuri archetipi, in cui frammenti di un corpo in definizione si ricompongono in un ritratto collettivo, prima ancora che individuale.
 

Ilaria Sagaria

Ilaria Sagaria è una fotografa e artista visiva campana. Il suo lavoro parte da un accurato studio del passato per restituire un immaginario complesso e stratificato del mondo interiore e dei sentimenti, con particolare attenzione ai significati sociali e psicologici. La sua poetica, intimista e visionaria, è densa di simbologie e di rimandi artistici, che uniscono passato e presente, generando visioni insolite e inaspettate. Le sue opere sono state esposte in Gallerie d’arte e Musei, sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti e pubblicazioni.

Nel 2021 ha esposto con una personale all’interno delle Gallerie degli Uffizi; ove, su invito, è tornata nel 2023 con una donazione al Museo di una sua opera, destinata alla Collezione contemporanea permanente degli autoritratti Ha esposto in Festival internazionali di fotografia, tra i quali: Sifest, Savignano sul Rubicone (2022); Photolux, (2023); Budapest Photo Festival (2023); Photopolis Festival, Grecia (2023); Format Festival, Inghilterra (2024). Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Sette Opere di Misericordia (2015) bandito dal Museo del Pio Monte della Misericordia a Napoli; la Biennale dei Giovani Fotografi Italiani (2018); Portfolio Italia (2021), New Talent Prize (2023), il Premio Portfolio indetto dal Festival Fotografico Europeo (2024), risultando tra i finalisti di Passepartout Photo Prize (2023) e del Premio Umane Tracce (2024).

Ha lavorato come fotografa tra Napoli e Monaco di Baviera e attualmente come docente di fotografia e grafica a Milano. La fotografia la rende felice.